lunedì 30 giugno 2008

Limited Edition Designer Dolls


L'artista Olivia Lee realizza dei toys che impersonificano i designer più famosi ed esaltano le loro peculiarità distintive

Ci sono toys dedicati ai super eroi dei fumetti, alle pop-star e pop-band, ci sono quelli con le facce delle star di Hollywood o degli sportivi e i pupazzetti raffiguranti i personaggi delle serie televisive.
Perchè allora non realizzare dei toys che impersonano i designer più famosi e amati?
L'idea bizzarra è venuta all'artista Olivia Lee che con la serie “Limited Edition Designer Dolls” realizza a mano dei pupazzi che incarnano in parte le caratteristiche fisiche dei designer presi in considerazione, ma soprattutto mirano a metterne in luce le peculiarità artistiche e l'approccio alla progettazione.
Così Karim Rashid, da sempre considerato il re della plastica, è rappresentato come un gommoso folletto ovviamente colorato di rosa, da sempre suo colore preferito.
Mentre Jayme Hayon, maestro della ceramica dalle forme più estrose diventa un pupazzetto surreale e dalle linee morbide ed arrotondate come sono le sue creazioni.
Insomma, più che toys dei veri e propri oggetti feticcio per gli appassionati (ossessionati) dalle celebrità dell'Olimpo del design...
(via notcot)

giovedì 19 giugno 2008

Il tocco poetico/digitale di Karborn


Il giovane artista di Londra è riuscito ad attirare l'attenzione tanto da aggiudicarsi una personale di scena a Barcellona

Karborn nome d'arte dietro cui si cela la persona di John Leigh, è un giovane e versatilissimo artista di Londra che passa agilmente dalla pittura, alle performance dal vivo, fino alla grafica digitale con una capatina anche nel mondo della musica in cui bazzica in qualità di DJ e VJ molto apprezzato.
A soli 23 anni Karborn può vantare prestigiose collaborazioni con nomi del calibro di Nike, Arkitip, Talib Kweli, John Foxx e XL Recordings, famosi brand per i quali ha realizzato bellissime e suggestive illustrazioni.
Delle sue opere si dice che riescano a cogliere l'anima urbana di Londra mescolate ad elementi che parrebbero mutuati dal Giardino dell'Eden in un miscuglio poetico e molto armonico.
E il tocco di Karborn sarà esposto in diverse gallerie internazionali: attualmente è in scena una personale dell'artista all'evento "Dazed off-Sonar" presso la Holala Art Plaza Gallery di Barcellona.

lunedì 16 giugno 2008

L'artista che opera "sulle mura"


Jan Vormann interviene su resti urbani utilizzando materiali colorati ed insoliti, come ad esempio, i mattoncini Lego

Qualche giorno fa vi abbiamo sottoposto i singolari lavori di Tommaso, un giovane artista che si diverte a realizzare sculture con il nastro adesivo che poi inserisce in un particolare quartiere di Roma.
E sempre Roma, e più in particolare il paesino di Bocchignano, è il luogo ideale scelto anche da un altro giovane artista tedesco tale Jan Vormann.
I soggetti su cui l'artista opera sono delle antiche mura e più precisamente sono presi in considerazione i vuoti e le crepe che si formano naturalmente con l'usura del tempo.
Queste crepe irregolari sono state riempite dall'artista con dei colorati e sempre uguali mattoncini Lego: così, si sono venuti a creare dei piccoli episodi di singolare armonia tra caos e regola all'interno del paese.
(via patasign)

lunedì 9 giugno 2008

Sculture danzanti in un quartiere di Roma...


Ispirato dal lavoro di Mark Jenkins, l'artista Tommaso ha realizzato delle sculture usando la tecnica della Tape Sculpture

Gli abitanti del quartiere romano Pigneto saranno contenti di sapere che il luogo dove risiedono è stato scelto dall'artista Tommaso per esibire le sue particolari sculture danzanti.
Ricordano un po' le ballerine di Degas e sono figure neutre, leggiadre e si inseriscono perfettamente con l'ambiente che le ospita divenendone parte integrante. Queste particolari sculture sono state realizzate con l'utilizzo di nastro adesivo trasparente modellato fino a prendere reali forme umane.
E la Tape Sculpture è una vera e propria tecnica sviluppata dall'artista americano Mark Jenkins che nel suo sito spiega come metterla in atto per realizzare figure di tutti i tipi.
(via eternallycool)

mercoledì 4 giugno 2008

Art is my Hustle, l'arte pensata da T.Magic


Impegno sociale e un miscuglio ben riuscito di tecniche artistiche diverse sono alla base del successo di questo giovane artista

T.Magic è il curioso nome dietro cui si cela uno tra i più promettenti artisti emergenti della scena londinese.
Il mantra guida che dagli esordi ispira il lavoro del giovane ed impegnato artista è l'espressione "Art is my Hustle", divenuta poi anche il titolo di un vero e proprio progetto artistico molto apprezzato.
Il 24enne, infatti, dimostra di avere una certa sensibilità a temi tipicamente sociali (un po' come l'acclamato collega Banksy) ed un fiuto per gli affari non indifferente.
I suoi lavori sono caratterizzati da fotografie in bianco e nero che immortalano zone periferiche, sobborghi decadenti o persone che vivono ai margini della società: ma incursioni di colori acrilici dai toni accesi e vivaci irrompono sulle immagini creando un miscuglio estetico davvero piacevole ed efficace e veicolando una serie di slogan che invitano a pensare.